VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA: COSA SONO?

La neuropsicologia clinica si occupa di indagare le componenti cognitive che ci consentono di funzionare bene e adattarci al nostro contesto di vita quotidiana come la memoria, l’attenzione, il ragionamento, la programmazione delle azioni da svolgere e molte altre. La correlazione tra queste abilità cognitive e il loro corrispondente comportamentale è più evidente in seguito a lesioni cerebrali per eventi patologici (ictus, traumi cranici, neoplasie, processi degenerativi come le demenze, etc.) e gli strumenti di valutazione (test, questionari, scale, osservazioni ecc.) hanno proprio lo scopo di misurare i diversi deficit e contribuire a formulare un’accurata diagnosi clinica. Effettuare una valutazione neuropsicologica con l’utilizzo di test aiuta pertanto lo specialista neurologo nell’accurata diagnosi e getta le basi per stilare un progetto di riabilitazione che possa compensare le difficolta’ del paziente.

In parole più semplici questo significa che è possibile valutare le risorse cognitive di una persona ed è possibile altresì effettuare una “ginnastica mentale”. Il cervello è come un muscolo, se io vado in palestra e stimolo il muscolo al lavoro quello diventerà via via più tonico, forte, efficace: similmente anche il cervello può avere questo potenziamento se allenato adeguatamente. In questo modo è possibile recuperare alcune funzioni cognitive attraverso stimolazioni specifiche, migliorando le prestazioni in ambiti alterati o lesionati (es. demenze, post-ictus, traumi cranici, lesioni da neoplasie); è possibile potenziare abilità attentive, esecutive, mnemoniche anche nei bambini con disturbi specifici dell’apprendimento. Si lavora su più livelli sia con la rieducazione mirata di una componente lesionata (es. sulla memoria), che insegnando nuove strategie prima non utilizzate, e si interviene sui punti di forza e sugli aiuti che si possono ricevere dall’ambiente.